L’acne è una infiammazione cronica della ghiandola pilosebacea e colpisce soprattutto adolescenti e giovani adulti.
Le sedi più colpite sono il viso, il dorso, le spalle e regione pettorale.
COME SI SVILUPPA L’ACNE?
La pelle, specialmente quella del viso, è ricca di ghiandole sebacee che, attraverso i pori, hanno il compito di secernere il sebo, una sostanza oleosa che mantiene idratata, protetta e sana la pelle.
L’eccesso di sebo (seborrea, legata agli androgeni) può occludere alcuni pori, formando una sorta di tappo (comedone) o una piccola cisti. All’interno del poro occluso si crea l’habitat ideale per microbi e batteri, tra cui il proponibacterium acnes, responsabile dell’infiammazione.
QUANTE FORME DI ACNE?
Classicamente, si usa dividere la patologia in forma comedonica, papulo-pustolosa e nodulocistica (o conglobata), che corrispondono rispettivamente a un grado lieve, moderato e grave. In realtà c’è un notevole polimorfismo clinico ed evolutivo con coesistenza di comedoni, papule, pustole, noduli, ascessi e cicatrici.
Una volta stabilito che si tratti di un’infiammazione dovuta al p. acnes, le cure si basano su interventi antibiotici locali (pomate da applicare alla pelle) o per via orale nei casi ritenuti più gravi.
COME CURARE L’ACNE
I rimedi ad uso topico sono generalmente i più utilizzati soprattutto nelle forme dii acne lieve. I principi attivi utilizzati sono composti da pomate ad azione cheratolica ed antimicrobica. Vengono impiegati ad esempio principi attivi come l’acido azelaico, il perossido di benzoile, o vari retinoidi topici a seconda della presentazione clinica dell’acne.
Nella fase infiammatoria è bene ricordare che i peeling casalinghi sono da evitare in quanto la pelle è molto sensibile. Inoltre, alcuni di questi rimedi stessi hanno già una funzione esfoliante (come i retinoidi la cui azione è cheratolica e seboriducente). Sottoporre la pelle del viso ad ulteriori peeling meccanici porterebbe solo ad allungare i tempi di guarigione. Affidarsi quindi alle prescrizioni del dermatologo, è doveroso.
Nel caso in cui ci sia una scarsa risposta alla terapia locale, oppure nei casi di acne moderata e grave, le terapie orali a base di antibiotici o retinoidi sono da preferire.
REGOLE PER MANTENERE UNA PELLE SANA E CONTROLLARE L’ECCESSO DI SEBO
Innanzitutto, l’acne non è causata da una scarsa igiene, anzi a volte è proprio una detersione errata e troppo aggressiva.
Bisogna utilizzare prodotti formulati specificamente per questa problematica, che siano perciò capaci di intervenire sulle zone compromesse e di aiutare a sebo-normalizzare la cute con delicatezza.
Il primo passo per una corretta skincare è una detersione estremamente sensibile e ad azione riequilibrante. Lo scopo di un buon detergente, infatti, è rimuovere a fondo le impurità e gli eccessi di sebo, senza innescare fenomeni rebound dovuti alla stimolazione delle ghiandole sebacee. Deve quindi purificare la pelle, proteggendola senza irritarla, e contribuire a favorire i processi di riparazione cutanea.
Il passo successivo alla detersione è l’idratazione cutanea con creme non comedogene, lenitive e sebo equilibranti. È preferibile non usare oli per idratare la pelle, bensì formulazioni in creme.
ATTENZIONE IN CASO DI MAKE UP
Se si fa uso del trucco, in particolar modo di fondotinta, è bene ricordare che anche questi prodotti, andando direttamente a contatto con i pori della pelle, dovranno essere non comedogeni.
È importante ricordare che l’abbondanza di prodotti per il make-up (primer, ciprie, fissativi), hanno un effetto occlusivo sulla pelle, per cui sarebbe meglio evitarli.
Sarebbe preferibile acquistare solo prodotti non comedogeni, oil free o appositamente formulati per pelli problematiche. Il dermatologo può consigliare le creme e i prodotti adatti, spesso anche più convenienti, rispetto alle marche più diffuse.
È importante capire che se si vuole mantenere una pelle sana dopo la cura la prima cosa da fare è scegliere ed usare solo prodotti adeguati. Piuttosto che utilizzare una crema o un fondotinta non adatti alla propria pelle, è meglio non usare nulla.