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Lampade UV per la ricostruzione delle unghie

28 Ottobre 2022ApprofondimentiDermatologia, Dermatologia Trieste, dermatologo, fornetto per le unghie, lamapade polimerizzanti, lampada led, lampada uv, protezione solare, protezione SPF 50+, ricostruzione delle unghie, unghie, UV, UVAdertscom

LE LAMPADE UV PER LA RICOSTRUZIONE DELLE UNGHIE: FANNO DAVVERO MALE? 

Negli ultimi anni, c’è stato un incremento, sempre più diffuso, dell’uso di gel acrilici per la ricostruzione delle unghie delle mani e dei piedi, grazie alla resistenza di questi prodotti alla scheggiatura, migliore durata nel tempo e maggiore lucentezza data alle unghie. 

Il trattamento prevede l’utilizzo di lampade ad ultravioletti (UV) per la polimerizzazione e l’indurimento del prodotto, con un tempo di esposizione medio per mano di circa 4 – 5 minuti, e con trattamenti ripetuti ogni 3 – 4 settimane. 

Le lampade UV per le unghie emettono raggi UVA ad alta intensità, ed attualmente a causa di mancanze di normative a riguardo, esistono svariati modelli la cui potenza può variare e ciò influisce sulla durata dei tempi di polimerizzazione ed esposizione delle mani ai raggi UV. 

In linea generale, gli UVA rappresentano una parte dei raggi UV, penetrano in profondità nel derma provocando mutazioni al DNA cellulare e foto-invecchiamento. 

Attualmente ci sono pochi dati disponibili sui potenziali effetti negativi delle lampade da manicure, anche se, sono stati riportati alcuni casi di carcinomi del dorso delle mani in donne che ne facevano un uso costante. Tuttavia, ad oggi non è possibile eseguire degli studi standardizzati, a causa della variabilità delle caratteristiche delle lampade in commercio (numero e disposizione di bulbi per lampada UV o LED, e diverse potenze d’utilizzo).  

Recentemente sono state messe in commercio lampade polimerizzanti a LED che permettono di avere dei tempi di posa più brevi in modo da limitare l’esposizione delle mani ai raggi UVA, e pertanto sono preferibili alle classiche lampade UV. 

COSA FARE QUINDI?  

L’evidenza attuale sul rischio cancerogeno associato alle lampade per unghie è controversa, e il rischio associato a queste lampade deve ancora essere stabilito, soprattutto perché l’emissione di UVA ad alta intensità è bassa e per un periodo di tempo breve, e non sono assolutamente comparabili ai lettini UV. 

 Si consiglia cautela fino a quando non saranno disponibili prove certe sui danni da lampade UV per il gel.  

Un primo passo potrebbe essere quello di informarsi sul tipo di lampada utilizzato presso la nostra estetista di fiducia, preferendo quella al LED.  

Inoltre, sarebbe opportuno utilizzare un filtro solare SPF 50+ venti minuti prima del trattamento sulle mani e sui piedi (la protezione comunque verrà poi rimossa dall’estetista solo sull’unghia che verrà trattata), o eventualmente utilizzando dei guanti appositi per manicure che lasciano solo la parte finale delle dita scoperta. 

Non eccedere nella frequenza delle ricostruzioni (ossia alla minima ricrescita). 

Se si nota qualcosa di anomalo e dei cambiamenti nell’aspetto dell’unghia e cute periungueale, si consiglia di rivolgersi al proprio Dermatologo di fiducia. 

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